venerdì 24 dicembre 2010
LASCIAMI ENTRARE
LASCIAMI ENTRARE
(Låt den rätte komma in)
Regia: Tomas Alfredson
Produzione: Svezia
Anno: 2008

Genere: Amori impossibili

Lasciando da parte quei pochi particolari che rimangono in sospeso e qualche forzatura di troppo, quello che rimane è una tenera relazione sentimentale tra un dodicenne e una ragazzina che si nutre di sangue e che della dodicenne ha solo l'aspetto, ma c'è anche racchiusa tutta l'angoscia di una condizione a cui non è possibile sfuggire e nello stesso tempo la difficoltà del ragazzino vero a crescere in un mondo che gli è ostile, in un racconto capace di mostrare, attraverso angoli obliqui e luci sospese, le brutture e le meraviglie dell'esistenza.

Merita una visione (una delle rare visioni che sfuggono con decisione ai tentativi di omologazione).

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posted by Martin at 23:55 | Permalink |


11 Comments:


At 12/26/2010 08:43:00 AM, Blogger Martin

Grazie di essere passato, Maurizio.
Ricambierò al più presto la visita, c'è sempre bisogno di qualche nuovo punto di vista interessante.

 

At 12/26/2010 11:11:00 PM, Blogger Tizyana

Decisamente originale la sceneggiatura di questo film, di cui ho apprezzato maggiormente le atmosfere algide e misteriose.

 

At 12/27/2010 11:12:00 AM, Blogger Martin

Benvenuta anche te, Tizyana.
In effetti è proprio in generale l'horror europeo che sta offrendo negli ultimi anni qualcosina di nuovo.
Diversi punti di vista e sceneggiature di ben altro spessore rispetto alle banalità d'oltreoceano.

 

At 12/27/2010 07:46:00 PM, Anonymous Anonimo

Il finale poi, secondo me è straordinario.

Ale55andra

 

At 12/27/2010 11:04:00 PM, Blogger Martin

Si, non è affatto male.
E a Hollywood l'avrebbero probabilmente rovinato con l'immancabile sequel.
Il che mi fa venire in mente che ne è appena uscito il remake.
Non ti spaventa un pochino l'idea Ale?

 

At 12/28/2010 09:52:00 PM, Blogger Massimo Volpe

A me piacque moltissimo, una storia ben condotta, fuori dagli schemi classici (e un po' abusati) del film sui vampiri. Concordo con Alessandra sulla grandezza del finale.

 

At 12/28/2010 10:17:00 PM, Blogger Martin

Beh missile, io ben difficilmente mi entusiasmo ma ciò non mi impedisce di apprezzare questo horror molto particolare a cui riconosco i pregi che anche tu sottolinei.
Il problema è che film come questi dovrebbero essere la norma, film con idee e personalità proprie.
Purtroppo però in un panorama così piatto come quello odierno tutto cià che fa dignitosamente il proprio dovere tende a ricevere lodi anche eccessive.

 

At 12/30/2010 05:16:00 PM, Anonymous Anonimo

Si Martin questi remake americani così repentini non solo mi spaventano ma mi lasciano allibita. Tant'è che nonostante fossi a Roma al festival dove l'hanno proiettato almeno quattro volte, ho deciso di non andare a vederlo.

Ale55andra

 

At 12/30/2010 06:00:00 PM, Blogger Martin

Ti capisco bene Ale.

 

At 1/29/2011 09:53:00 PM, Blogger Lilith

Bello! Resta comunque superiore - proprio per la sua capacità di non uniformarsi - al recente remake americano.

 

At 2/21/2011 10:09:00 AM, Blogger Martin

Già non mi enstusiasmava l'idea del remake Lilith, adesso ancora di più.
Meglio dedicare altrove il tempo.