sabato 8 gennaio 2011
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
(Hauru no ugoku shiro)
Regia: Hayao Miyazaki
Produzione: Giappone
Anno: 2004

Genere: Guerre parallele

Tutto è sontuoso, non si può negare, e quasi tutto è di una bellezza maestosa, eppure non sembra bastare a un racconto che ci mostra le conseguenze degli amori (per sé stessi, per gli altri) in un mondo dove convivono potenti macchine a vapore e magia, forse perché la stessa anima persa dal protagonsta è ciò che sembra mancare a questo complicato intreccio, o forse a mancare è solo la capacità di renderla evidente in mezzo allo straripante splendore visivo.

Merita una visione (anche su questo ci possono essere pochi dubbi).

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posted by Martin at 07:22 | Permalink |


8 Comments:


At 1/14/2011 03:08:00 PM, Anonymous AlDirektor

Anche se credo che anche Howl sia uno fra i film più belli di Miyazaki, leggendo la tua opinione ho l'impressione di sentire qualcosa che alla visione di questo film ho pensato: visivamente è splendido (ed è quasi tutta solo animazione tradizionale), ma forse manca quell'amalgama che contraddistingueva un capolavoro come "La città incantata".

 

At 1/14/2011 04:00:00 PM, Blogger Martin

Confesso di non essere entusiasta nemmeno della Città Incantata, comunque meglio di Howl, in quanto lo trovo troppo legato alla cultura giapponese.
Sarà un limite mio ma, ad esempio, Kiki e Mononoke mi "parlano" molto di più.
Comunque non ho visto Ponyo e dovrei rivedere Totoro e Porco Rosso per poter darne un giudizio "maturo".

 

At 1/14/2011 10:07:00 PM, Anonymous AlDirektor

Peccato, per me "La città incantata" è un esempio del cinema di Miyazaki. Ma credo che anche se fosse il solo film di Miyazaki, sarebbe grandioso.
Perchè dovrebbe essere un tuo limite?
Sono gusti eh, non a tutti debbono piacere le stesse cose o devono rimanere colpiti dagli stessi dettagli.
Io comunque non ho visto ancora ne Kiki ne Mononoke, quindi non saprei fare un confronto del genere.
Mentre ho visto Totoro e Porco Rosso, potendo dire che sono uno meglio dell'altro.

 

At 1/14/2011 11:01:00 PM, Blogger Martin

Quando parlo di mio "limite" intendo dire che di Miyazaki preferisco le opere a mio avviso più "universali" e quelle che riescono a essere meno legate a tradizioni culturali specifiche.
Certe cose quindi sono proprio io a non "capirle" in quanto sento proprio la distanza che mi separa da quel substrato mi(s)tico orientale.
O forse è proprio mancanza di sintonia con esso.
Ma quando parlo di mancato entusiasmo non voglio certo dire che non ho apprezzato, sia chiaro!

 

At 1/16/2011 09:56:00 PM, Anonymous AlDirektor

Infatti non ho proprio pensato ad una tua mancanza di apprezzamento.
Ed ovviamente anche io sono di matrice occidentale e ho dovuto leggere qualcosa per carpire (più che capire) i simboli messi qua e là da Miyazaki e la miriade di leggende o mitologie "citate" nel film.

Un saluto Martin.

 

At 2/21/2011 10:07:00 AM, Blogger Martin

Ecco, forse è proprio questo tipo di approccio a non entusiasmarmi.
Miyazaki, comunque, rimane un Maestro indiscusso.

 

At 2/23/2011 02:52:00 PM, Anonymous AlDirektor

Ah bè, è doveroso dire che ognuno il film lo capisce o cerca di capirlo come vuole.
Ognuno di noi sa qualcosa in più o in meno rispetto agli altri.
La cosa non rovina l'opera.
Certo, film del genere sono realizzati con una visione decisamente diversa dalla nostra, su questo non ci piove.
Non è come vedere "Gomorra".

Un saluto.

 

At 5/01/2011 11:18:00 PM, Blogger Martin

Ecco, sarebbe interessante sapere che effetto fa Gomorra a un giapponese...